Nuovi spazi e cromie: la stanza della prima visita

26 Novembre 2020 - Archivio

Intervista a Francesco Zavattari, interior designer

La stanza della prima visita è un progetto che nasce dall’idea della Dott.ssa Irene Monterotti per creare un ambiente unico, interamente dedicato all’esperienza della prima visita.

Una stanza in cui accogliere i propri pazienti, ascoltarli, comprendere i loro sentimenti, gli stati d’animo e percepire la loro prospettiva. Un’empatia fondamentale su cui costruire un rapporto terapeutico tra paziente e dentista.

Il progetto della stanza 5 è stato realizzato dall’interior designer Francesco Zavattari a cui abbiamo posto alcune domande data la particolarità e l’importanza che assume questo spazio all’interno dello Studio Dentistico Irene Monterotti.

Qual è stato il primo step per la realizzazione di questa stanza?

Quando mi approccio a un qualsiasi progetto pongo a me stesso una serie di domande utili a tracciare una linea che dalla committenza, passando attraverso il mio design, tenda una mano a coloro che sono il fine ultimo del lavoro mio personale e di coloro che intendono beneficiarne: il pubblico.

L’ampliamento dello studio dentistico prevedeva una serie di novità oltre alla stanza della prima visita. Com’è riuscito a coniugare i diversi lavori?

Il progetto di ampliamento dello Studio Dentistico si è basato su una serie di importanti punti di partenza: l’area originale dello Studio presenta un deciso e connotativo appeal in termini di interior design caratterizzato da un ottimo equilibrio fra estetica minimale e totale funzionalità relativa a spazi e complementi.
Molti di essi, firmati da un’eccellenza del settore quale DentalArt, svolgono infatti una duplice e rilevante funzione: fornire allo staff le migliori soluzioni in termini di ottimizzazione di spazi/procedure e conferire, al contempo, un forte connotato di qualità all’intero ambiente.
In termini cromatici, poi, lo Studio già presentava un proprio tono di riferimento: un vibrante punto di cedro utile a richiamare l’ambito medico, ma con una verve in linea con la committenza.

Ciò considerato, il mio primo apporto, su cui si sono poi basate tutte le successive scelte in termini di design e comunicazione, ha riguardato l’abbinamento di un secondo colore al set originale: un particolare tono di ottanio declinato in due differenti gradienti concepiti per esaltarsi ed esaltare l’originale combinazione cedro/bianco neutro.

Dunque sono stati coinvolti tutti gli spazi da questo nuovo abbinamento di colori?

Esattamente, anche le nuove aree di servizio, quali disimpegni, corridoi e corner di attesa per i pazienti, sono state decorate con questa nuova tavolozza e ogni tono è stato abbinato al fine di mettere in risalto le forme previste dal progetto architettonico originale, poi arricchito anche da apposite opere d’arte per aumentare il piacere di coloro che vivono questi spazi.

Ma entriamo nel vivo, com’è stata realizzata la stanza della prima visita?

Se le aree di servizio introducono, è poi la Stanza 5, quella, appunto, della Prima Visita, a rappresentare il punto di arrivo e vera summa fisica e concettuale di quanto realizzato e richiesto dalla committenza: un’ampia sala di luce che fa dell’equilibrio la propria forza: una grande vetrata a creare ulteriore profondità, pareti volutamente irregolari accentuate da modanature ed elementi che ne ridisegnano gli angoli vivendo del contrasto fra cedro e ottanio. Una strumentazione ai massimi livelli del settore ad arguire il valore di un design fortemente rimarcato dai complementi presenti: un armadio contenitore a parete d’ingresso che accoglie anche un televisore led e, al suo lato opposto, un raffinato set Dental Art composto da mobile tecnico basso e dalla mezzaluna contenitrice a parete, elemento connotativo del brand vicentino.

A proposito di mobilio: è stato adeguato anch’esso alla nuova cromia?

Certamente, tutti gli elementi sono stati ripensati e completamente adattati nelle loro cromie sulla base della nuova tavolozza originale “SDIM 2.0” che ho appositamente sviluppato. Un fine lavoro di “cesellatura” visiva che contribuisce a rendere la Stanza 5 un luogo unico e senza eguali nel settore.

È un lavoro di grande accuratezza, complimenti. Un’ultima domanda: non riesco a non notare la particolare illuminazione della stanza. Che significato ha?

Si tratta di un’installazione luminosa immersiva che dalle pareti si ramifica fino al soffitto tracciando linee e segmenti luminosi non solo chiamati a fornire una piacevole, decisa e omogenea illuminazione dell’ambiente, ma anche a promuovere il concept di “Poliedro”, la mia più celebre installazione che intende unire persone e spazi. “Fili” tesi a legare professionalità, ambizione, ricerca e passione di coloro che lavorano in questo spazio, alla fiducia a loro accordata da un pubblico che non potrebbe essere meglio accolto.

 

Parlare con Francesco Zavattari è stato davvero un piacere e una fonte di ispirazione. Siamo certi lo sarà anche per voi!

Francesco Zavattari Artworks & Design

web: www.zavattari.com

Studio dentistico irene Monterotti

web: www.studiodentisticomonterotti.it